Yasemin Samdereli - 2011 - Germania - 101 min.
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Giudizio: ***** 5/5
Genere: commedia
Recensione: Questo film racconta, con delicato e melanconico umorismo, una vicenda importante nella storia di una famiglia turca emigrata in Germania negli anni 60. Una vacanza in Turchia con tutti i componenti della famiglia, organizzata dal nonno, diventa il pretesto per ripercorrere la storia di questa. Tra il comico e il drammatico si intrecciano le vicende passate e presenti dei differenti membri di questa famiglia alle prese con la nuova realtà. L'iniziale rifiuto del nuovo e la corrispondente idealizzazione di quanto si è lasciato. Un tono tenero e sorridente accompagna le vicende dei protagonisti alle prese con i dilemmi che devono affrontare nel lento processo dell'acquisizione della propria identità: tra chi si sente sempre straniero, chi invece si sente solo tedesco, chi invece sta alla ricerca di un incontro tra queste due identità.
Perché andare o meno a vedere il film?: Un film da non perdere. La regia riesce con garbo e tenerezza a raccontare una vicenda umana dove i sentimenti sono i protagonisti. Gli attori sono molto bravi, la fotografia e i paesaggi sono eccellenti.
Qual'e' lo specifico psicoanalitico: Il film propone in modo "naif" tematiche molto difficili: la violenza che scatena lo scontro tra identità diverse, quanto è difficile accettare la diversità anche se all'interno della propria famiglia.
Attraverso la narrazione della storia dei personaggi sono presentate con toni sfumati le dinamiche dolorose che accompagnano l'esperienza dell'emigrazione.