Cultura e Società

Il senso della mente. Per una critica del cognitivismo

Felice Cimatti (2004)

Torino, Bollati Boringhieri, 230, pp.

Il Senso della mente è una critica puntuale e serrata di una importante corrente dell'attuale panorama filosofico: il cognitivismo.

La sua pretesa di assimilare l'essere umano a un calcolatore viene presentata come l'aggiornamento di un'antica strategia denunciata da Leibniz che, riducendo l'uomo a una macchina, si preclude la possibilità di accedere al fenomeno del senso.

Recensioni

In questa direzione l’autore si muove con grande competenza all’interno della recente filosofia della mente per evidenziare gli aspetti logicamente ed epistemologicamente autocontraddittori del cognitivismo. La novità del testo è rappresentata dal superamento della contrapposizione tra cause e ragioni sul piano orizzontale di una pluralità di giochi linguistici che viene individuato ampliando e forzando i confini della ricerca wittgensteiniana. In questo spazio trova la sua collocazione la riflessione sulla psicoanalisi presente nei principali snodi teorici della ricerca di Cimatti e a cui è specificamente dedicato il terzo dei sei capitoli in cui è strutturato il libro.

L’esito di tale percorso teorico è la possibilità per la psicoanalisi di acquisire un maggiore grado di libertà rispetto alla tradizionale opzione tra scienze naturali o ermeneutica.

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