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Vito Cagli

Vito Cagli è nato ad Ancona nell'agosto del 1926. Ha studiato medicina a Roma, dove si è laureato nel 1950. Già negli anni del ginnasio superiore ha incontrato la psicoanalisi, grazie ai libri di Bonaventura e di Weiss, e si è subito appassionato a questa disciplina. Durante gli anni del suo corso di laurea, interno nella Clinica Medica diretta allora dal professor Cesare Frugoni, ha sentito tutto il fascino dell'approccio clinico al malato, della capacità cioè di avvicinarsi ai pazienti e di risolverne i problemi contando in larga misura (non certo esclusivamente) su di una attenta anamnesi, su uno scrupoloso esame obbiettivo e su un corretto modo di ragionare che consentisse di unificare in un insieme significante tutti i dati raccolti.

Il secondo "amore" non ha però scacciato il primo e l’interesse per gli aspetti psichici dell’uomo non è stato oscurato dalla necessità di occuparsi dei problemi fisici. Anzi, in vario modo, queste due facce di uno stesso mondo, quello dell’umana sofferenza, hanno offerto ciascuna all’altra un sostegno . La psicoanalisi e la clinica hanno infatti in comune di essere scienze dell’individuo ammalato e non della malattia: al centro della loro attenzione sta il paziente.
Due grandi figure di uomini, appassionatamente e attentamente studiate, lo hanno accompagnato e sostenuto nella sua attività di oltre cinquant’ani di medicina clinica: Sigmund Freud e Augusto Murri. Il primo quale modello di un pensatore che ha rinnovato dalle fondamenta il modo di considerare la psiche umana e che ha offerto uno strumento per conoscerla e per aiutarla nelle difficoltà. Il secondo quale modello di un medico che ha compreso come al centro dell’attività clinica debba esserci la capacità di ben ragionare, anche a garanzia della presenza accanto ad un uomo sofferente di un uomo pensante.

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