Seminari Psicoanalitici

rubens-84 rotanteFirenze, 27 settembre 2014
Quali strumenti ha la psicoanalisi per osservare, comprendere e tentare di ricomporre quei processi traumatici che nel corpo trovano la loro espressione? Ne discutono Alessandra Lemma, Vincenzo Bonaminio, Gianluca Biggio, Sandra Maestro

 

 

Seminari Psicoanalitici

Firenze, 27 settembre 2014

Divenire soggetti fra traumi e riparazioni

Il corpo è il luogo dell’incontro con l’Altro, ma laddove non sia stato possibile costruire dei saldi confini del Sé, come ad esempio nelle patologie borderline, o laddove il Sé sia fatto oggetto degli attacchi di un oggetto persecutorio interno, come in certi stati psicotici della mente, o quando vi siano state esperienze di violazione dello spazio corporeo, come nei gravi abusi fisici o sessuali, il corpo può diventare il luogo dell’Altro. Il corpo diventa allora il terreno di scontro, l’ultima trincea o lo spazio da riconquistare a qualunque prezzo. Tatuare il proprio corpo, ferirlo, mutilarlo, affamarlo o trasformarlo chirurgicamente può diventare l’unico modo per dimostrare che il proprio corpo ci appartiene, l’unico modo per eliminare la presenza spersonalizzante dell’Altro. Quali strumenti ha la psicoanalisi per osservare, comprendere e tentare di ricomporre quei processi traumatici che nel corpo trovano la loro espressione, e che ruolo ha il corpo nella stanza di analisi? Intorno a questi temi ruoterà la giornata del 27 settembre nel corso della quale Alessandra Lemma e Vincenzo Bonaminio dialogheranno con Gianluca Biggio e Sandra Maestro.

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